I benefici del viaggio. Perché viaggiare fa bene?

Vi è mai capitato di dire “ho bisogno di staccare e fare un bel viaggio?”  Viaggiare è un’attività ben nota come fonte di benessere, sia a livello fisico sia a livello psicologico. Ecco perché noi la pratichiamo volentieri! Qui di seguito troverete tutti i benefici del viaggio che, consapevolmente o inconsapevolmente, traiamo ogni volta che partiamo alla scoperta del mondo. 

Perché viaggiare fa bene agli adulti 

Molti studi e psicologi confermano la stessa tesi sugli effetti positivi ed i benefici che ci rilascia un viaggio; anche per questo alcuni specialisti lo prescrivono come cura. Che cosa succede al nostro corpo quando viaggiamo? 

Quando si viaggia il cervello è più attivo e aumentano le connessioni neuronali. Fuori dal proprio guscio si conoscono posti, cibi e lingue nuove; durante tutte queste esperienze nel cervello si creano nuovi circuiti ed è dunque più stimolato del solito. Inoltre, con il viaggio non si trae beneficio solo a livello cerebrale. Al contrario, viaggiare ci aiuta anche a: 

  • Ridurre lo stress: evadere dalla routine quotidiana colma di impegni, scadenze, e orari non può far altro che bene; durante un viaggio o una vacanza che si rispetti, siamo noi a decidere come cadenzare i ritmi.
  • Migliorare le capacità di problem solving: da quando iniziamo a pianificare il viaggio, dalla scelta della meta, alla progettazione dell’itinerario, non facciamo altro che prendere decisioni. Ci si ritrova dunque a risolvere delle situazioni fuori dalla propria comfort zone. Tutte queste attività contribuiscono a sviluppare le nostre capacità organizzative e di problem solving. 
  • Conoscere meglio se stessi: quando si viaggia in solitaria o in compagnia si è spesso messi alla prova, ed è proprio in questi casi che scopriamo lati di noi stessi positivi o negativi che non conoscevamo.
  • Arricchire il proprio bagaglio culturale: chi di voi non torna da un viaggio arricchito culturalmente? Anche se si torna da una vacanza di solo relax si conosce e si apprende sempre qualcosa di nuovo.
  • Aumentare la propria autostima: viaggiare è sicuramente una situazione diversa rispetto alla routine normale che abbiamo a casa, in viaggio ci si presentano sempre situazioni nuove, si ha modo di intraprendere esperienze diverse e avere molte opportunità di relazioni. Tutto ciò non fa che accrescere la nostra autostima e fiducia in noi stessi.
  • Arricchire e rinforzare le relazioni: viaggiando si ha modo di incontrare e conoscere tante persone, alcune sono di passaggio, con altre instauriamo dei legami più durature, ma quasi tutte ci toccano il cuore. Se si viaggia in gruppo o semplicemente in famiglia, essendo a stretto contatto per molto tempo con i propri compagni di viaggio, si ha modo di consolidare i rapporti, ad esempio superando qualche difficoltà insieme, o semplicemente godendo insieme di un tramonto.

Perché viaggiare fa bene ai bambini 

A quanti di voi sarà capitato di sentirsi rivolgere questa domanda, essendo in partenza per un viaggio con i propri figli piccoli: “Cosa ci vai a fare, tanto non ricorderanno nulla?”. Non c’è niente di più sbagliato.

Una volta che hai viaggiato, il viaggio non finisce, ma si ripete infinite volte negli angoli più silenziosi della mente. La mente non sa separarsi dal viaggio.

Pat Conroy

Noi la pensiamo come lo scrittore statunitense, e l’esperienza ce lo ha provato. Anche per i bambini accade lo stesso: le esperienze vissute sembrano non lasciare traccia nell’immediato, ma esse rimangono ben custodite, per poi emergere quando meno ce l’aspettiamo. Da bambini non ricordiamo l’immagine del posto non avendo una memoria fotografica, la memoria che rimane è il vissuto.

(ph. StockSnap)

Ecco cinque buoni motivi per cui secondo noi è importante far viaggiare un bambino, e altrettanti benefici che trae dal viaggio.

  1. Compie, impara, e vive esperienze sempre nuove e diversificate

Viaggiando, il bambino ha modo di immergersi completamente in ambienti stimolanti e situazioni nuove; ogni nuova avventura per lui sarà motivo di interesse e conoscenza, e ne trarrà beneficio, alimentando la voglia di conoscere, scoprire e imparare sempre cose nuove.

  1. Impara a rispettare i tempi di attesa

Viaggiando, i bambini vivono e imparano ad accogliere le emozioni legate all’attesa, da quando si inizia a pianificare il viaggio, fino alla partenza e poi durante il viaggio stesso. Da questo punto di vista, sono sottoposti ad un continuo allenamento dell’attesa, magari anche della noia – ad esempio le lunghe attese in aeroporto, allo scarico bagagli, alla fila dei taxi e così via. Durante questo allenamento, essi hanno anche modo di sperimentare e gestire la frustrazione, e pian piano farsela amica. Nell’epoca del “tutto e subito” ci sembra un requisito importante da possedere.

  1. Arricchisce il linguaggio ed impara nuove lingue

Sia che giri il mondo o faccia delle uscite fuori porta, il bambino è molto stimolato sul versante del linguaggio. Arricchirà sicuramente il suo vocabolario, e potrà capitargli di farlo nella sua lingua nativa – ad esempio grazie alla visita guidata di qualche monumento – ma anche in una lingua straniera, se si trova all’estero. Spesso è proprio la confidenza che si ottiene con una lingua straniera in giovanissima età a farci essere più propensi ad impararla da grandi. Anche per questo, non bisognerebbe aver paura di far perdere qualche giorno di scuola ai bambini per un viaggio.

  1. Si confronta e si rapporta con culture diverse

Come per gli adulti, uno dei benefici di un viaggio è quella di poter conoscere nuove culture. Immergendocisi, il bambino avrà l’opportunità di capire le differenze che caratterizzato un popolo differente dal proprio, e di apprezzarle. Nuovi cibi, sapori e tradizioni caratterizzeranno la sua esperienza. Non occorre arrivare all’altro capo del mondo, spesso già viaggiando per l’Italia si scoprono tradizioni e aspetti della popolazione locale molto lontani dai nostri. Tutto ciò non farà altro che aprire la mente del bambino.

  1. Si abitua ad osservare e a raccontare ciò che ha visto e ha fatto

Quando il bambino viaggia ha l’occasione di stimolare l’osservatore innato che è in lui. Esposto ad ambiente e luoghi nuovi, va da sé che il suo spirito da ricercatore e scienziato sia sollecitato a mettersi in moto. I quesiti e le curiosità nella sua mente si moltiplicano, e riesce a creare dei legami – talvolta inaspettati – con il suo bagaglio di esperienze già vissute.

Perché viaggiare fa bene alla famiglia

(ph. Hoàng Đông Trịnh Lê)

E’ importante viaggiare per noi stessi, lo è per i bambini. Ma quanto è bello farlo in famiglia? In molti, una volta nati dei bambini, la paura dei problemi e delle difficoltà che si potrebbero incontrare fuori casa frena completamente la voglia di partire. E se i bimbi si ammalano? Se non troviamo nulla che gli piaccia mangiare? E se, se, se… Tantissime famiglie rimandano viaggi e vacanze, in attesa della crescita dei figli, perdendo secondo noi delle occasioni fondamentali di condivisione di esperienze, che occorrerebbe fare fin da quando i propri figli sono piccolissimi.

Ecco perché secondo noi viaggiare fa bene anche alla famiglia, che nel suo complesso trae enormi benefici dal viaggio.

  • Si consolidano i legami: partire con tutta la famiglia, e vivere la quotidianità di intere giornate insieme non è banale. Viversi 24 ore su 24 per una settimana o due è qualcosa che per motivi di lavoro e studio durante l’anno, normalmente, non accade mai. Se questo da una parte potrebbe generare qualche piccola frizione in più del solito, ha il grande vantaggio di far riscoprire e vivere in maniera più genuina il senso di famiglia, fuori dagli schemi tradizionali che ci impongono la routine e l’abitudine. Aiuta i genitori a conoscere meglio i propri figli, ed aiuta i figli a confrontarsi con i genitori, consolidando i legami familiari.
  • Favorisce un clima positivo: una famiglia che viaggia insieme, è un gruppo che rema nella stessa direzione. Avete mai provato l’euforia di decidere insieme la mèta della prossima vacanza? O programmare le esperienze da fare in viaggio, e poi riconoscere di aver fatto la scelta giusta? O tornare stanchi da un viaggio ma con la stessa bellezza ancora negli occhi? Viaggiare fa bene alla famiglia perché crea un clima di fiducia reciproca, di complicità e di aiuto tra tutti i componenti, piccoli inclusi.
  • Si condividono esperienze significative: “La felicità è reale solo se condivisa” è un motto ormai iconico. Viaggiare in famiglia significa imprimere nel vissuto di ognuno esperienze nuove e significative che diventano patrimonio di tutti. Una delle grandi responsabilità dei genitori nei confronti dei figli è quella di far vivere loro esperienze significative – non per forza memorabili, ma da imprimere nella memoria. Ricordare insieme luoghi, episodi e persone conosciute durante un viaggio, a distanza di mesi e di anni, significa aver creato un vissuto familiare comune che non se ne andrà più dal cuore.
  • Si cresce e si apprende insieme: vivere esperienze significative insieme è importante, ma forse ancor più importante è che nel vivere quelle esperienze, tutti i membri della famiglia crescono insieme. Quante volte ci capita di far fare un’esperienza ai più piccoli, che sia una semplice passeggiata nel bosco o arrampicarsi su un vulcano attivo, e ritrovarsi ad imparare cose nuove e sensazionali anche per noi grandi? In quel momento non è solo ognuno di noi al centro del processo di apprendimento, ma si attiva una forza più grande: è come se i più piccoli stessero apprendendo grazie a quel vissuto familiare, e in definitiva tutta la famiglia sta crescendo insieme.

Se anche tu pensi che viaggiare fa bene non solo a noi adulti, ma anche ai bambini e alla famiglia, condividi questo articolo, oppure lascia un commento per dire la tua. E buon viaggio!

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