Ek Balam: imperdibile sito Maya in Messico

sito Maya Ek Balam

Nelle nostre scorrazzate in Messico, siamo stati felici di aver scoperto quasi per caso il sito archeologico di Ek Balam, un vero e proprio tesoro nascosto nello Yucatán. La città fu fondata all’incirca nel 300 a.C., ottenne il suo periodo di massimo splendore intorno all’anno 1.000 d.C., quando era abitata da quasi 20.000 persone, e deve il suo decadimento ed abbandono alla colonizzazione spagnola.

In questo articolo vi raccontiamo la nostra visita ad Ek Balam, e perché questo sito Maya ci è restato nel cuore e lo consigliamo come una tappa imperdibile di un tour nello Yucatán.

Come Arrivare a Ek Balam

Per iniziare il vostro viaggio alla scoperta di Ek Balam, è necessario raggiungere la città di Valladolid, uno dei punti di partenza ideali per visitare il sito, distante circa mezz’ora di strada (30 km). Da Valladolid è possibile prenotare un’escursione organizzata in uno dei tour operator che troverete in città, o meglio ancora noleggiare un’auto per raggiungere Ek Balam in autonomia. Ek Balam è anche facilmente raggiungibile da Cancun o dalla Riviera Maya: dista circa 170 km da Cancun, 160 km da Playa del Carmen, 130 km da Tulum e 175 km da Merida. Questa è la destinazione da impostare nel vostro navigatore:

Utilizzare un’auto a noleggio è senz’altro preferibile: le strade nella penisola dello Yucatán sono in buonissimo stato di manutenzione e sicure. Anche la strada per Ek Balam è ben segnalata, e il viaggio in sé è un’esperienza affascinante, poiché per tutto il tragitto sarete immersi nella foresta. Inoltre, giungere in autonomia vi garantirà maggiore libertà, e potrete arrivare al sito di Ek Balam appena dopo l’apertura, modalità perfetta per godere in solitudine delle bellezze del sito archeologico.

Durante il nostro soggiorno nello Yucatán la nostra base era Puerto Morelos, un villaggio tra Cancùn e Playa del Carmen. Per ammirare alcune bellezze della zona, tra cui Ek Balam e Chichen Itzà, abbiamo soggiornato alcuni giorni a Valladolid. Confermiamo che questa è una scelta ottimale, anche per godere della bella cittadina di Valladolid. Noi ci siamo trovati benissimo all’Hotel Palacio Canton, una soluzione pratica a pochi isolati dal centro storico in un affascinante edificio in stile coloniale. Altri viaggiatori ci hanno parlato molto bene anche del b&b Casa del Pajaro.

Se siete nella Riviera Maya e vi interessa un tour alle rovine di Ek Balam, potrebbe interessarvi una di queste attività.

Ek Balam: la città del giaguaro nero

Ek Balam è un nome in lingua maya yucateca, formato dalle parole ek’, con cui viene chiamato il colore nero, e balam, che significa “giaguaro”. Può quindi essere tradotto come “giaguaro nero”. Nella relazione di Ek ’Balam, scritta nel 1579 dal designato Juan Gutiérrez Picón, si menziona che il nome del sito deriva da un grande uomo chiamato Ek Balam, che lo fondò e lo governò per 40 anni. Tuttavia, ad oggi le ricerche archeologiche non hanno fornito alcuna prova dell’esistenza di questo personaggio.

Un ritrovamento recente

Il sito di Ek Balam è una scoperta piuttosto recente. I primi ritrovamenti risalgono infatti agli anni ’90, perché le rovine erano completamente sommerse dalla foresta. Per questo motivo, gli archeologi sono al lavoro per riportare alla luce altri edifici: si ipotizza che circa il 90% dell’antica città di Ek Balam sia ancora da scoprire!

Per questo motivo il sito è senz’altro meno conosciuto dei noti siti archeologici Maya di Tulum, Chichen Itzà o Uxmal. Tuttavia, le rovine di Ek Balam non sono assolutamente da perdere. Il motivo per cui il sito di Ek Balam ci è rimasto nel cuore è che è l’unico sito in cui è ancora possibile salire sulle rovine. Per questa ragione è anche un luogo perfetto da visitare con i bambini, che si divertiranno ad arrampicarsi su edifici e piramidi. Questa attività rende la visita senz’altro più affascinante, e farà sentire i bambini più in connessione con gli antichi Maya: vi garantiamo che scorgere la foresta e le cime delle rovine dall’alto della piramide principale è un’esperienza incredibile.

Ingresso: costi ed orari

Come per altri siti archeologici e parchi naturali il costo d’ingresso si compone di due importi: 90 pesos a persona – circa 5 euro – di imposta federale, e altri 441 pesos di ingresso – circa 23 euro [dati riferiti al mese di ottobre 2023 – per aggiornamenti consultare il sito ufficiale]. I bambini sotto i 12 anni entrano gratis, fatta salva l’imposta di 90 pesos che si paga a partire da quattro anni. La biglietteria accetta carte di credito; in caso di pagamento elettronico, verranno effettuati due diversi prelievi per ciascuna componente del biglietto di ingresso.

Il sito è aperto tutti i giorni dalle ore 8.00 alle ore 17.00. Se arrivate dalla Riviera Maya, tenete conto che nello stato dello Yucatán si è un’ora indietro per via del fuso orario – questo potrebbe facilitare anche un accesso mattutino al sito archeologico!

La visita del sito archeologico, tenuto conto della sua ampiezza, ha una durata di circa un’ora e mezzo, due al massimo. Per questo motivo è consigliabile accoppiare la visita ad Ek Balam con la città di Valladolid, oppure con la riserva di Rio Lagartos che dista poco meno di 100 km dal sito archeologico.

Sito archeologico + cenote: l’accoppiata perfetta

All’interno del sito archeologico di Ek Balam è presente anche un cenote – una grotta di origine calcarea che contiene acqua dolce. Non c’è da stupirsi, dal momento che i cenotes erano per i Maya l’unica fonte d’acqua data l’assenza di fiumi nella regione, e pertanto le città sorgevano a ridosso di grandi cenotes per avere una adeguata risorsa idrica.

Dopo la visita al sito, per 170 pesos si può quindi approfittare per una visita ed un tuffo al cenote Xcanché di Ek Balam. Il cenote dista poco più di un chilometro, ma può essere raggiunto in auto, a piedi, oppure noleggiando una bicicletta che in pochi minuti vi porterà a destinazione. Se non avete orari contingentati, può essere un buon modo per rinfrescarvi in acque limpide dopo le fatiche della scalata delle rovine Maya!

A proposito di cenotes, hai già letto la nostra guida al Cenote La Noria?

Piramidi gemelle Ek Balam

Cosa Vedere a Ek Balam

Abbiamo visitato Ek Balam con i nostri bambini, ed il fatto di potersi arrampicare tra le rovine è stato per loro una fonte incredibile di entusiasmo. Per darvi un’idea di cosa potrete vedere, ecco un elenco delle rovine che potrete incontrare durante la visita.

Per prima cosa incontrerete le mura difensive e l’arco di entrata alla città, che si può attraversare anche oggi. L’arco rappresentava l’accesso alla città ed era usato per le processioni cerimoniali e religiose. Probabilmente la porta era collegata ad una antica strada chiamata Sacbé, una delle vie che collegavano le principali città Maya, ad ulteriore prova dell’importanza di Ek Balam. La città era inoltre circondata da due cerchie di mura, di cui rimangono alcuni tratti.

Attraversato l’arco di ingresso ci si imbatte nelle cosiddette Piramidi gemelle. Si tratta di due edifici identici costruiti su un unico basamento. Anch’esse sono scalabili, e dall’alto si può avere una bella visuale sulle rovine, tra cui l’antico campo da gioco. Sullo sfondo si vede apparire tra la vegetazione anche la grande piramide di Ek Balam, chiamata l’Acropoli.

L’Acropoli è il capolavoro di Ek Balam, qui vale la pena fermarsi a lungo. Si può salire fino alla cima – facendo attenzione a non scivolare sugli scalini stretti e ripidi! – e deviare lateralmente al livello intermedio. La cima dell’Acropoli si trova a poco più di 30 metri, ed il panorama da lassù è incredibile. Le nuvole corrono sopra la foresta che domina a perdita d’occhio, e dalla quale spuntano solo le cime delle altre rovine del sito.

L’Acropoli è composta da sei diversi livelli, e racchiude moltissime stanze – antica dimora delle classi elevate della città – e tombe. Tra queste, c’è anche la tomba del primo re Maya, Ukit Kan Leʼk Tok. Molte pareti sono scolpite con motivi molto raffinati, ed in alcuni tratti sono ancora visibili i colori delle pitture che ricoprivano le pareti. Chiudere gli occhi ed immaginare questo edificio completamente dipinto è qualcosa di incredibile.

Avviandosi verso l’uscita ci si imbatte nel Palazzo Ovale, che probabilmente fungeva da osservatorio dell’antica città di Ek Balam. Del resto, simili costruzioni sono presenti anche a Chichen Itzà, e le conoscenze astronomiche dei Maya erano avanzatissime. Dall’alto del Palazzo Ovale si ha probabilmente la vista migliore sull’intero complesso del sito di Ek Balam.

Consigli Pratici per la Visita

  • Portate scarpe comode per esplorare il sito, poiché camminerete su terreno irregolare e potrete salire anche sulle rovine.
  • Non dimenticate di portare acqua in abbondanza e protezione solare; parte del percorso si trova all’ombra della foresta, ma ampi tratti sono completamente scoperti.
  • Visitate il sito in sicurezza: a Ek Balam si può salire sulle rovine, ma occorre farlo con moltissima prudenza. La scalata della piramide principale, in particolare, è molto ripida e senza protezioni. Fate particolare attenzione ai bambini, che dovranno sempre essere accompagnati.
  • Come gli altri siti archeologici in Messico, la domenica l’ingresso è gratuito per i nazionali. Per questo motivo vi consigliamo di programmare la vostra visita durante la settimana, per poter godere del sito con meno visitatori.
  • Al solito, la soluzione migliore è quella di arrivare la mattina all’apertura della biglietteria, per anticipare l’arrivo dei tour organizzati.
  • Il sito è immerso nella vegetazione, pertanto è consigliabile portare un repellente per gli insetti che potrebbero essere presenti.

Ek Balam o Chichen Itzà?

E’ il dilemma di molti viaggiatori – ed è stato anche il nostro: visitare Ek Balam o Chichen Itzà? Cerchiamo di darvi alcuni suggerimenti basandoci sulla nostra personalissima esperienza. Ma vi anticipiamo che alla fine non abbiamo resistito ed abbiamo visitato entrambi i siti archeologici!

Chichen Itzà è una delle sette meraviglie del mondo moderno, e lo è a ragione: è il sito Maya meglio conservato, più ampio e con più rovine da ammirare per i visitatori. La visita di Chichen Itzà è un’esperienza incredibile da fare nella vita, che sulla carta lo farebbe stravincere su Ek Balam. Tuttavia occorre tenere ben presenti alcuni elementi. La maestosità di Chichen Itzà richiama ogni giorno migliaia e migliaia di visitatori: non ci era mai capitato di vedere così tanti autobus in fila all’ingresso di un sito archeologico! Pertanto, a meno di non voler arrivare a Chichen Itzà prima di tutti gli altri, chi vuole godere di un sito Maya in intimità potrebbe preferire Ek Balam.

Come abbiamo segnalato, inoltre, a Ek Balam si può salire sulle rovine, mentre a Chichen Itzà è vietato da molti anni. Questo rende l’esperienza più coinvolgente, soprattutto se si è con dei bambini. In più, il sito di Ek Balam è molto più circoscritto: chi ha difficoltà a camminare molto tempo sotto il sole, o chi è con dei bambini piccoli, potrebbe preferire questo aspetto di Ek Balam.

Infine, vi forniamo un elemento di carattere economico. Il costo dell’ingresso ai due siti archeologici è sostanzialmente equivalente. A Chichen Itzà questo costo vale sicuramente l’esperienza; alcuni potrebbero trovare l’accesso a Ek Balam troppo oneroso. Se l’aspetto economico per voi è cruciale, forse la vostra scelta dovrebbe ricadere su Chichen Itzà.

Qualora siate, come noi, grandi appassionati di rovine Maya e storie antiche, il consiglio è senz’altro quello di visitare sia Chichen Itzà, sia Ek Balam. Se farete questa scelta, il nostro consiglio è di visitare Ek Balam come prima tappa, e a seguire Chichen Itzà.

Dove dormire a Ek Balam

Ek Balam si trova a pochi chilometri dalla città di Valladolid, che si raggiunge in circa mezz’ora di auto. Dormire a Valladolid ha anche il vantaggio di poterla utilizzare come base per raggiungere anche Chichen Itzà (45 miuti di tragitto per circa 40km di distanza) o Rio Lagartos (1h30 minuti per circa 60 km di distanza).

Ecco una lista di alcuni alloggi a Valladolid che potrete utilizzare come base per visitare Ek Balam:

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